Sulla conversione di uffici in appartamenti e la fine della città ricca
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Ho già scritto da tempo Contra Polis ove critico la visione dominante della città del futuro, la smart-city dove l'internato, pardon, cittadino, non ha nulla e consuma servizi per sopportare il goshiwon infernale in cui si trova, va in ufficio perché la casa è solo un loculo oversize per non-ancora-morti, esce per consumare servizi non essendoci altro da fare che quello e grazie alle spese continue in servizi, affitti, noleggi, tasse tanto gli entra, tanto gli esce. Sin quando non cerca l'eutanasia o viene spinto a questa non essendo più produttivo per il padrone che vive fuori e gioca coi burattini.
Suona molto distopico eh! I più leggendolo si gratteranno la capa dicendo che tutto questo è un incubo irrealizzabile, dopotutto ogni singolo progetto di smart-city dalla storica Fordlândia alle moderne Neom, Innopolis, Nusantara, Arkadag, tutti gli altri esperimenti spinti dall'WEF non stan andando che a catafascio con sforamenti straordinari di budget, mega-ritardi, assenza o quasi di residenti se non deportati apposta da luoghi di disperazione anche peggiore… Però tutto ciò non si ferma comunque. La cleptocrazia sa che solo rinchiudendo gli schiavi in città-lager può sopravvivere, perché l'evoluzione tecnologica ci sta portando nella direzione opposta.
Se un tempo tanti macchinari erano esclusivamente industriali, grandi e costosi, oggi sono comuni e a basso costo, oggi qualsiasi studio medico può aver un ecografo, un elettrocardiografo, il dentista fa le panoramiche al posto di inviare il paziente in radiologia ed aspettare che torni con le lastre stampate perdendo tipicamente giorni, il computer dall'ENIAC al PC oramai è in quasi ogni casa dei paesi sviluppati e in genere più d'uno, … Il fotovoltaico con stoccaggio (ai prezzi dei BRICS) sta rendendo possibile in larghe aree del mondo se non l'indipendenza completa comunque una parziale sul piano energetico, il trattamento dell'acqua oggi può benissimo farsi a livello domestico cancellando in tantissimi casi il bisogno d'acquedotto. Ancora non è possibile l'indipendenza nel vivere d'ogni giorno, ma già un telelavoratore può caricare l'auto a casa dal fotovoltaico domestico in maniera quasi indipendente. Nel lungo termine se mai arriveremo alle fattorie verticali il mondo sarà uno show di PMI e privati Cittadini, non di giganti. Questo per i giganti è un incubo, è la fine. Per la popolazione è la fine della schiavitù che implica il dipendere dal gigante.
Veniamo dunque al punto: cosa sta accadendo nel mondo? Beh, le smart cities sono fallimenti ma i più continuano a convergere verso l'inferno urbano dove manca spazio e il degrado di infrastrutture sempre più cadenti e non rifacibili in loco per mero eccesso di densità ovvero impatto, tempo e costo del cantiere insostenibili, e si cerca di stiparli per bene così da mungerli, sono le pecore che corrono nel recinto per proteggersi dal lupo, anche se è poi il pastore che le porta tutte al macello mentre il lupo al massimo ne ammazza qualcuna. Quindi si, siccome il telelavoro nonostante le spinte contrarie è necessario per meri costi, perché è inutile aver filiali quando la gente opera via internet banking, è inutile aver uffici di assicurazioni e broker quando la gente fa polizze on-line e via dicendo, si cerca di convertire gli uffici vuoti, inutili, in appartamenti, ignorando la sostanziale infattibilità tecnica e l'assurdo che ciò rappresenta. Qualche esempio dal mondo:
- conversioni in Spagna
- in Corea del Sud
- in UK, vedi anche più recente
- in Svezia
- USA, vedi anche con rendering di goshiwon USA
- Svizzera
- Germania
- Portogallo
- Finlandia
- Rep. Ceca
- Francia
- Polonia
- dal mondo con grafico di cosa si converte in appartamenti
Arrivando a punte di follia come tentare di far datacenter dai grattacieli vuoti visto che non si riesce a farne appartamenti senza finestre e via dicendo. Anche questo fallirà largamente per mera infattibilità, costi eccessivi, alla pari della smart-cities, ma non fallirà subito e non senza danni. Intrappolerà i molti che resteranno presi in città dove OGGI ancora l'immobiliare è alle stelle mentre fuori o è già molto salito ma comunque meno caro dell'urbe o ha semplicemente ancora un prezzo basso ma DOMANI sarà l'inverso e chi è rimasto non avrà capienza per scappare.
Cosa sarà dunque della città? Beh, un luogo denso di povertà, criminalità, sporcizia, degrado, con le feci umane sparse che già vediamo in varie grandi città da NY a Milano, le tendopoli urbane degli working poor in aumento e nessun futuro. La ricchezza si sposterà in poche aree extraurbane collegate alla bisogna ma LONTANE per chi non ha più auto e dipende dal trasporto collettivo, dove pochi in compound con un po' di servitori vivranno sulle spalle del pollame inurbato.
Oh, sia chiaro, a nessuno, me compreso, conviene il realizzarsi di questo scenario, ma questo accadrà per forza di cose perché comunque l'urbe degrada e non può esser rifatta su scala e non ha senso manco provarci. Il new deal necessario per consumare meno, perché abbiamo sempre maggior scarsità di risorse naturali (es. i più l'ignorano ma l'UE sta comprando gas ovunque alzando il prezzo al punto da provocare blackouts in tanti paesi venditori 1) e non abbiamo modo di elettrificare l'energivoro esistente né di ammodernarlo. Non possiamo sostenere gli enormi costi energetici e di materie prime della città che a differenza di quando ampiamente propagandato dalle PR dei giganti sono semplicemente MOLTO MAGGIORI della vita in casette e del lavoro ove non dalla casetta dal capannone in un mondo digitalizzato e sparso.
Se ancora non siete convinti disegnatevi uno scenario realistico di qui a 10 e 20 anni e parliamone.
ben riassunto da EURActiv e facilmente verificabile dalla stampa in vari paesi, es.:
E l'energia in genere manca ovunque, da noi, con le fabbriche comunque chiuse perché è intenibile farle girare a prescindere, come in Indonesia, in Turchia, in Mongolia, pure a Portorico come in Moldavia per n ragioni ma con un problema comune. Siamo sempre più tanti a consumare, serve consumare meno per averne abbastanza ed il new deal serve a questo.