L'Agenda 2030 parte dall'informatica
Ebbene si, l'Agenda 2030 parte dall'informatica nel senso che l'IT corrente, non per tecnica ma per deliberata scelta di alcuni resa possibile dall'ignoranza ed indifferenza dei più, è il primo ambito della società in cui i più non posseggono nulla, si sentono felici di ciò e spesso difendono questo modello contro il loro stesso interesse.
Andiamo con ordine: agli albori dell'IT moderno i primi "computer moderni" erano desktop personali. Per capirci parlo delle prime Xerox Alto, di cui suggerisco il recupero di questo storico video promozionale, osservando le date e l'ambiente grafico con "il computer", "lo schermo", "il mouse" e la tastiera. L'idea di allora era ciò che alla fine s'è più realizzato negli ultimi decenni: case, monitor, tastiera, mouse su una scrivania e la gente che lavora con loro in rete. Già, peccato però che al tempo della Xerox era l'utente a lavorare col suo computer, ovvero i dati erano locali e si scambiavano tra utenti via rete, si elaboravano in locale, in sintesi si possedevano. Ebbene si, anche i social erano personali, Usenet per capirci prevede che ogni utente abbia il suo client, chiamiamolo browser, il Firefox di un altro web, e questo non "visualizza pagine remote" ma scarica in locale messaggi che poi visualizza dal disco locale. Questi si tengono di base per un po', a meno che l'utente non li marchi "da conservare" dopo un po' sono cancellati. Alcuni ne tengono e ne pubblicano archivi completi dall'alba dei tempi e via dicendo. In altri termini il messaggio è ovviamente pubblico, questo è lo scopo del social, ma ognuno scarica la copia dello stesso e sceglie autonomamente se tenerla o meno.
Questo ad es. rende impossibile la modifica da remoto di un articolo, la cancellazione dello stesso e pure la censura perché alla fine questi messaggi sono bit, files in genere, a volte in un DB, ma comunque in mano al singolo che se vuole li inoltra via mail. Ci sono server, certo, ma questi sono parte di una rete aperta, chiunque vuole tira su un server, sceglie quali gruppi ospitare e scambia peer-to-peer con gli altri server, ognuno per se. Ove anche un gestore di server censuri qualcosa gli altri non è detto lo seguano e sono sparsi per il mondo. Le mail idem, oggi per i più sono WebMail, ovvero sul server di qualcuno, ma in effetti sin dalle origini e per chi vuole tutt'ora sono files di testo, oppure dati in un DB, scaricati in locale, localmente letti, localmente scritti ed inviati alla fine. Ovvero le mail sono come Usenet personali. Si può aver il proprio server1 come usarne di terzi scaricando da questi i messaggi sul proprio desktop. Beh, oggi i più sono su Meta, Reddit, … non su Usenet (che pure ancora esiste, ma quasi senza utenti se non per pirateria di contenuti audiovisivi non è così interessante), i più oggi usano GMail, non ha client locali. I più fan foto con lo smartphone e NON le sincronizzano automaticamente con un loro homeserver/desktop (es. via SyncThing piuttosto che PhotoSync+Immich o PhotoPrism ecc). Scelgono inconsapevolmente di non possedere e urlano, restano sconvolti quanto "i loro libri", in effetti non loro ma del vendor di ebook fallito sono scomparsi, il loro account GMail/iCloud viene sospeso per qualsivoglia motivo, politico incluso (es. nei paesi sgraditi agli USA con blocchi senza preavviso per ordine di Patriot Act alle case madri).
Il trend è analogo sull'hardware dalle auto connesse, ovviamente alla casa madre, non al cliente, che impongono in genere un'app, spesso spiona, sempre con interposta casa madre, al tentativo di far considerare ai più il desktop come obsoleto preferendo il laptop, e sempre più sottile, piccolo, così non ha storage, serve "il cloud" ovvero il computer di qualcun altro, e non c'è la potenza di calcolo e memoria per l'"IA", serve il servizio terzo, …
Il trend arriva all'imposizione surrettizia di questi strumenti, es. "per pagare le tasse fotografa il Qr con l'app dedicata", ovviamente non disponibile per desktop, piuttosto che il mancato sviluppo di software desktop per cui fuori da soluzioni prettamente per tecnici l'utente finale trova solo software obsoleto (es. i client di posta locali) che manco offre l'uso locale di base (scaricare tutti i messaggi, anche da IMAP non solo POP).
Così si realizza l'Agenda 2030 anzitempo e dall'IT calato, giustamente, in società perché informatizzare serve, ma fatto a certi modi anziché certi altri, si arriva alla società, coi più che ad es. rinunciano alla casa di proprietà, all'auto di proprietà, comprano cibo pronto con l'app al posto del freezer domestico e del supermercato, lavano i panni alla lavanderia a gettone anziché con lavatrice propria e via discorrendo.
Tutto ciò sta accadendo da anni, basta guardare.
è complicato nel senso che i giganti delle mail GMail, Outlook ecc tendono a marcar SPAM ogni messaggio che non viene da altri giganti, il tema è complesso ma come dire, se si vuole si fa, bisogna "farsi accettare".