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Sulla censura silenziosa

Da un po' osservo da Il Fatto a Reddit, anche solo seguendo quest'ultimo via RSS, quanti post sono pubblicati e censurati senza che i più ne abbiano contezza, in larga parte da censori che appaiono soldati volontari del nazismo mainstream, che ubbidienti lasciano passare gli urlatori folli perché tanto non se li fila nessuno, se non qualche loro simile, e servono per dire "ma no, noi mica censuriamo, guardate un po' cosa è liberamente pubblicato qui e la!" mentre si fan sparire discretamente quelli che folli non sono e che han invece sostanza perché quei messaggi non arrivino ai più, i quali per effetto pecora si accodano sempre al pensiero che sentono dominante, poco importa se quello d'oggi è l'opposto di quello di ieri e cambiano casacca senza problemi come banderuole al vento.

Il problema è che oggi i più non sono su Usenet dove la censura è limitata per natura del software, sono su piattaforme proprietarie che essendo tali NON HAN l'obbligo del rispetto della libertà di parola, e oggi come oggi i più manco sanno che esiste altro, di tutti. Sempre più abbiamo servizi privati, spazi "pubblici" in effetti privati in cui come tali non ci sono tutele democratiche ma le regole del padrone, che è tale per mera definizione anche in Democrazia formale.

Questo è un grido dall'erta perché dal poco che posso misurare chi non è dell'opinione nazista corrente sono tanti, ma sono resi senza voce. Che questi riflettano BENE sulla differenza tra pubblico e privato, non solo per se (questo è mio vs questo è un servizio di cui per ora pagando in qualche forma posso usufruire alle condizioni di chi me lo vende) ma soprattutto in ciò che è privato in società. Perché se questo modello continua come Tienanmen in Cina è ignota ai più così sarà da noi per tutti i crimini contro l'umanità che i dittatori nostrani ci fan subire.

Come difendersi? Beh, banalmente Usenet c'è ancora, basterebbe riscoprirla ed usarla. Un nome a dominio costa pochi euro l'anno e significa il proprio indirizzo on-line, quindi se GMail è di Google @miodominio.tld è mio, se i messaggi me li tengo in locale (es. OfflineIMAP o mbsync) se Google banna di notte per ragioni politiche, domattina la mail è con lo stesso indirizzo su altri se non su un server proprio e nessun messaggio è perso. Se al posto di messaggiare via WA piuttosto che Slack usiamo XMPP/Matrix siamo nel nostro e via dicendo. SERVE CAPIRLO, serve studiarlo, per ora c'è poco sviluppo perché siamo in pochi ad usare e capire, ma se la base aumenta allora aumenta la facilità per i niubbi di far lo stesso.

O così o finiamo dove siamo e dove stiamo andando, in una Cina nostrana che a ben guardare è già quasi qui e peggio in termini umani di quella con gli occhi a mandorla.