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Sul Futuro dello sviluppo umano - dove vivere

Nella storia l'uomo ha popolato varie zone del pianeta ed è riuscito a svilupparsi e progredire molto in alcune in particolare. Le aree un tempo preferite, dove si stava meglio e quindi più ci si sviluppava erano aree con un clima temperato, abbastanza caldo e con abbastanza umidità da poter aver raccolti e natura rigogliosa, non troppo per non soffrire e con un clima le cui temperature medie stagionali non variassero troppo tra estate ed inverno, tra giorno e notte, perché beh, non c'erano riscaldamenti, se non costosissimi perché tagliar legna era un costo MOSTRUOSO in termini di tempo e fatica per scaldarsi, non c'erano raffrescamenti quindi serviva che si facesse caldo ma non troppo e di notte anche se si dormiva le case eran quel che erano, meno cambiava la temperatura meglio si stava, meno ci si ammalava. Certo serviva anche altro, ma diciamo che questi erano gli elementi di base per garantire le tre necessità fondamentali dell'uomo: il cibo, il sesso ed il sonno.

Oggi?

Oggi abbiamo isolamenti efficaci per cui la differenza di temperatura tra giorno e notte non ci cambia di molto la vita, la differenza di temperatura tra estate ed inverno neppure nel senso che ovviamente fuori casa soffriamo il caldo ed il freddo, ma a casa (ovvero in generale "al chiuso") stiamo comunque bene. Quasi. Quasi perché per il caldo serve l'aria condizionata, si può dir quel che si vuole, una casa ben isolata va bene anche per il caldo se disegnata opportunamente, es. con tetto ventilato, sporgenze che impediscono al sole alto estivo di toccare le facciate specie a sud ecc ma non basta. Il "non riscaldamento" ed il "raffrescamento passivo" sono utili, necessari, ma non sufficienti e l'aria condizionata consuma energia.

Quindi? Quindi oggi il clima migliore è un clima caldo perché comunque si vive molto al chiuso, scaldare costa, tipicamente serve d'inverno quando c'è meno sole, spalar neve costa, le strade che non devono gelare in climi in cui non fa abbastanza freddo da aver ghiaccio-colla spesso costano da manutenere e via dicendo. Oggi il clima migliore è un clima non troppo freddo in inverno, non troppo caldo in estate ma soprattutto con GRANDE differenza termica giorno/notte. È penalizzante d'inverno dove di notte e soprattutto primissima mattina fa un freddo cane quindi si consuma di più, ma compensa in estate con notti fresche e aria condizionata in funzione a gratis dal fotovoltaico locale.

Oggi abbiamo acquedotto pompati, quindi non serve essere vicino all'acqua anche al prezzo di finire a mollo di tanto in tanto con le alluvioni, cosa che era invece necessaria da accettare un tempo per aver acqua senza cui non si viveva, non si poteva coltivare, lavare, cucinare, …

Un tempo era bene esser in basso e vicini al mare, utile sia per la pesca che per il commercio, perché mare più vento voleva dire navi, trasporto a lungo e medio raggio di merci immensamente più facile (o meno difficile) che non via terra, dove le strade eran da scavare a mano, la mobilità con animali ed a piedi ecc. Oggi il mare è ancora importante, ma molto meno per via del fatto che ci serve un clima MENO mitigato dalla massa termica dell'acqua in modo da aver notti fresche e in un mondo che si scalda beh, l'inverno freddo è un costo, minore comunque di quando si doveva far legna a mano, e che comunque tende a ridursi nel tempo. Oggi serve esser al sicuro dalle alluvioni, ma anche aver acqua in periodi secchi.

Ecco ove un tempo il luogo bello e ricco erano le coste mediterranee, il mar cinese centro-meridionale e alcune aree del sud America, oggi il luogo bello dove ci si può sviluppare è la montagna in zone con un clima abbastanza continentale. La montagna garantisce cambiando quota più microclimi, è più umida ma non a rischio alluvione (non localmente almeno, zona per zona) delle zone "basse", quindi è possibile conservare acqua per quando c'è siccità ed il clima si sposa benissimo col fotovoltaico. Certo le strade sono un cruccio, ma un costo che sarà via via minore man mano che la mobilità aerea diverrà realtà (e si, lo farà, non è un sogno ma una mera necessità umana) mentre zone che qualcuno vende come promettenti, ad es. quelle subartiche saranno quasi inabitabili per via dello scioglimento del permafrost ed altre inabitabili per l'eccesso di calore, la siccità alternata ad alluvioni e via dicendo. Tutte cose che a livelli meno estremi vediamo già oggi e non proprio da oggi.

Il freddo invernale può compensarlo il geotermico, che riceve calore in estate dal surplus di fotovoltaico e lo sottrae in inverno compensando e quindi non provocando problemi su scala nel tempo per eccesso di captazione di calore dal suolo.

Conclusione

Non sono eventi di qui a domattina, ma è bene considerare che tante aree del mondo oggi abitate domani saranno sempre più oggetto di emigrazione e siamo tanti. Ovvero chi prima muove meglio alloggia, pur con tutti i rischi del caso non sapendo a priori QUANDO certi fenomeni inizieranno (non già se) e che intensità avranno, come andranno le guerre che inevitabilmente ci aspettano ecc ecc ecc.

Sono eventi di lungo termine, ma muoversi, farsi una vita altrove, è a sua volta un evento di lungo termine specie considerando che quando marca male non è facile muoversi e non è facile costruire, non è facile cambiar lavoro e via dicendo. Chi lo farà si sarà parato le terga da un futuro incerto chi non lo farà o non può farlo per qualche motivo farà bene a metter in conto un futuro in cui pian piano l'energia costa sempre più cara, i servizi "pubblici" diventano sempre meno affidabili e sempre più scarsi e via dicendo.

È lungo termine, ma non "per i nipoti", lo è già per noi che siamo vivi oggi.